Valle Caudina: noi sfruttati dal call center senza alcuna tutela

Redazione
Valle Caudina: noi sfruttati dal call center senza alcuna tutela

Riceviamo e pubblichiamo

“Buon pomeriggio a tutta la redazione. Vi scrivo perché sono molto indignata. Vi spiego il tutto. L’’anno scorso ho iniziato a lavorare presso un call center. Lo stipendio non era granchè ma si tirava avanti. Agli inizi di settembre 2018 questo call center ha chiuso bottega mandando per strada decine di persone, ovviamente senza nessun diritto visto che con i famosi contratti a progetto non ti spetta niente! Pochi giorni dopo la chiusura sono stata richiamata per una “avventura”. Si ricominciava, sempre al call center. Circa un mese dopo la nuova apertura, un lunedì mattina la nostra cara datrice di lavoro ci dice ha chiuso perché lei ha preso lavoro altrove! Ok… e lo stipendio? E’ da ottobre che io e i miei colleghi lo aspettiamo. Chiamarlo stipendio è una parola grossa visto che si tratta di meno di 100 euro a testa da dare a circa 4/5 persone. Inoltre, poco dopo Natale sono stata richiamata dalla suddetta azienda per un nuovo progetto insieme sottolineando che la società era stata rilevata da altre persone che hanno soldi da buttare (e beati loro) ma alla fine sempre lei dirige tutto. Allora mi chiedo… e il lavoro altrove? ma soprattutto il mio stipendio? e quello di altre persone che hanno lavorato come me? Dopo la cessione del lavoro ho fatto domanda di disoccupazione e non mi è stata accettata poiché non mi sono mai stati versati i contributi. Bella roba… e pensare che loro hanno sempre urlato, nel vero senso della parola, al mondo la loro correttezza. Mi hanno fatto perdere solo tempo tra sindacati ed INPS per poi sapere che non mi spettava niente perché il mio datore di lavoro non ha pagato i contributi che risultano oltretutto in recupero crediti. Comunque da un paio di mesi a questa parte sto lavorando in un altro posto che loro denigravano altamente dove ho guadagnato molto ma molto di più rispetto a quello che guadagnavo da loro. L’unica cosa che voglio dire è che dovreste vergognarvi. Non avete pagato gli stipendi ai dipendenti e poi per strada camminate altezzose. Dovreste estinguere prima i vostri debiti no?”

Lettera firmata