Valle Caudina: richieste credito di imposta, riaperti i termini per le imprese

Redazione
Valle Caudina: richieste credito di imposta, riaperti i termini per le imprese

Sono stati riaperti i termini di presentazione delle richieste di credito di imposta sugli investimenti fatti dalle imprese meridionali. Le imprese che da gennaio 2016 a dicembre 2019 investiranno in nuovi beni strumentali, potranno inoltrare una richiesta di credito di imposta all’Agenzia delle Entrate, da utilizzare per compensare i propri F24.
Possono partecipare tutte le imprese che acquisiscono beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo e che vogliono usufruire del Bonus Sud. Di qualsiasi dimensione (con la variazione della percentuale di credito riconosciuta) ed operanti in qualsiasi settore.
Il nuovo modello di richiesta va utilizzato per gli investimenti realizzati dal 01 marzo 2017 secondo la nuova normativa e, seguendo la precedente direttiva dell’Agenzia, anche per gli investimenti effettuati nel periodo gennaio 2016 – febbraio2017.
La comunicazione, da presentare a partire dal 27 aprile consente di ottenere le seguenti agevolazioni:
Per gli investimenti realizzati da gennaio 2016 a febbraio 2017, il credito d’imposta dovrà essere determinato al netto degli ammortamenti fiscali dedotti nel periodo di imposta per i beni ricadenti nelle categorie corrispondenti a quelle agevolabili.
Per gli investimenti a partire dal 01 marzo 2017 non saranno considerati gli ammortamenti nella base di calcolo del credito.  Inoltre per tutti gli investimenti avviati dal 01 marzo 2017 sarà possibile richiedere il contributo anche per gli investimenti che sono stati oggetto di contributi secondo la regola del de minimis per la parte non finanziata e nel rispetto dei massimali previsti.
Le percentuali riconosciute alle imprese sono: per le grandi imprese 10% (2016) e 25% (da marzo 2017); per le medie 15% (2016) e 35% (da marzo 2017), per le piccole 20% (2016) e 45% (da marzo 2017).
Facciamo un rapido esempio per comprendere al meglio questa importante agevolazione per le piccole imprese.
Considerando un investimento fatto nel 2016 per 100.000 euro, con ammortamenti pari a 50.000, avrà un credito di imposta pari a 10.000 euro (100.000-50.000)*20%.
Considerando invece uguali investimenti fatti da marzo 2017, dove non si tiene conto dell’ammortamento e la percentuale è maggiore, l’impresa andrà a beneficiare, per gli stessi importi di un credito pari a 45.000 euro (100.000*45%).

Domenico Pisano