Valle Caudina: Prove Invalsi, la protesta degli studenti

Redazione
Valle Caudina: Prove Invalsi, la protesta degli studenti

<<Svegliati presto, vestiti comodo, corri a scuola, china la testa, dimenticati il sole primaverile. Memorizza ciò che serve a superare la prova, dunque ciò che presumibilmente vuole sentirsi dire il prof. Elimina tutto ciò che non serve, ovvero ciò che pensi tu. Ora che c’è? Solleva la testa, rovescia il banco e inizia a parlare con chi sta al tuo fianco, senza nessuno che dice “Se sbagli sei fuori”>>
Oggi, 7 Maggio 2018 e fino al 19, comincia la somministrazione dei test INVALSI in tutte le scuole superiori di secondo grado. La posizione a riguardo da parte dell’Unione degli Studenti è storica, non vogliamo compilare a testa bassa test che alimentano la logica della competizione e del merito all’interno dei luoghi di formazione. Il Ministero ormai da ben dieci anni propaganda questi questionari a crocette come strumento di certificazione e valutazione dello stato della didattica in Italia, eppure sono sempre e solo stati uno strumento per allargare la forbice sociale fra le scuole, relegandole a delle classifiche con nessuna validità scientifica. Scuole di serie A e di serie B, scuole che “meritano” finanziamenti più di altre, didattica di addestramento alla compilazione degli stessi test ogni giorno nelle nostre classi (il cosiddetto teaching to test), didattica frontale,nozionistica e per niente partecipata ma semplicemente assoggettato alle logiche di mercato. Questo realmente ci “insegnano” le Invalsi. <> Ed è per questo che da oggi fino ed oltre il 19 Maggio ci attiveremo in tutta la regione Campania e a livello nazionale, boicottando i test nelle scuole e promuovendo la riflessione dentro e fuori i luoghi della formazione,per smascherare questa finta innovazione e riaprire il dibattito sulla didattica e la valutazione, per costruire e praticare l’alternativa. Non vogliamo l’ennesimo strumento di valutazione escludente e meritocratico che considera gli studenti come cifre su un libro contabile, gli insegnanti come schiavi e i presidi come manager dell’azienda-formazione. Saperi critici, programmi scolastici costruiti insieme alla componente studentesca, nessuna valutazione punitiva e una didattica democratica svincolata dalle logiche del mercato : tutto questo e tanto altro affinché nessuno più ci dica “ Se sbagli sei fuori”.