Valle Caudina: primo maggio e il lavoro che non c’è

Redazione
Valle Caudina: primo maggio e il lavoro che non c’è

Riproponiamo l’articolo dell’anno scorso sulla giornata di oggi Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. Purtroppo, nulla è cambiato.

“Che cosa è il lavoro in Valle Caudina nel 2017? Basta guardarsi intorno a noi e fare qualche semplice domanda.
Ad esempio, basterebbe chiederlo al ragazzo del bar che ci fa il caffè ogni mattina.
Non ci fa mancare mai un sorriso insieme alla tazzina eppure riesce a racimolare massimo 400 euro al mese lavorando minimo otto ore al giorno, sette giorni su sette, perchè il giorno di chiusura oramai è stato abolito. Naturalmente nessuno gli versa i contributi e non ha alcun tipo di assicurazione. Oppure si potrebbe chiedere al cameriere della pizzeria che lavora solo i fine settimana per 30 o massimo 40 euro a sera, anche per lui nessun contributo.
Magari alla ragazza che, una o più volte a settimana, si viene a spaccare la schiena a casa nostra per sei euro l’ora, e noi lo sappiamo bene, benissimo, di non versare per lei alcun contributo.
Ancora, visto che siamo in primavera inoltrata ed iniziano i lavori di manutenzione della nostre abitazioni, al manovale dell’imbianchino o a quello che presta i suoi servizi presso qualche azienda edile. E, vogliamo parlare di agricoltura?
Di quelle donne che ogni mattina intorno alle 3 e mezza si recano nelle serre del salernitano e tornano a pomeriggio inoltrato. Anche loro si spaccano la schiena per poche decine di euro in cambio, almeno questo, riescono ad avere uno straccio di copertura assicurativa. Insomma, bastano poche domande e girare un poco gli occhi intorno per capire che il lavoro o è in nero o non è. E’ un andazzo che mai nessuno ha voluto affrontare veramente, a cominciare dai sindacati passando poi per i partiti politici o per i rappresentanti delle istituzioni. I sindacati si occupano solo di coloro che hanno i diritti acquisiti: gli altri non esistono. I partiti, vedi il pd, pensano ad altro, come le primarie e, avete mai sentito un sindaco denunciare il lavoro nero che si consuma anche sotto i suoi occhi? Domani è il primo di maggio, festa dei lavoratori, bisognerebbe parlare di questi temi e farlo seriamente. Ma si annuncia una splendida giornata di sole, meglio andare a fare una scampagnata con fave, pancette, pecorino ed un buon bicchiere di vino. Il lavoro può attendere.

Peppino Vaccariello”