Valle Caudina: ha perso tutto il Pd non solo Renzi

Il Caudino
Valle Caudina: ha perso tutto il Pd non solo Renzi
Renzi apre la crisi di governo in piena pandemia

Le elezioni politiche hanno causato diverse conseguenze anche nella nostra Valle Caudina. Vari sono gli spunti di riflessione.
Il primo. E’ chiaro il Partito Democratico ha preso una scoppola epocale. Nel tipico stile italiano, si sta dando in queste ore tutta la colpa all’oramai ex segretario Matteo Renzi. In realtà non è cosi. A perdere, infatti, è stato tutto l’apparato amministrativo e politico del partito in Valle Caudina. Il Pd non è mai riuscito ad affrontare seriamente le criticità che riguardano il territorio. Vediamo tre: la ferrovia, la scorrimento veloce Paolisi-Pianodardine e la sanità. Per la prima, negli anni ha accumulato annunci fantascientifici mentre nella realtà i pendolari viaggiano male, pieni di disagi e in condizioni da terzo mondo. A gestire Eav è Umberto De Gregorio, amministratore nominato dal governatore De Luca nonché renziano della prima ora. Mentre il sottosegretario Del Basso De Caro annunciava i nuovi treni e la fantomatica autostrada Benevento-Caserta, i viaggiatori devono ancora oggi affrontare trasbordi, pioggia nei vagoni e ritardi.
La scorrimento veloce Paolisi-Pianodardine è oramai scomparsa dai radar. Di essa non si sa più nulla se non ipotetici stanziamenti che non arrivano mai agli appalti.
La sanità in Valle Caudina è ai limiti del collasso. Basti pensare che Cervinara, Rotondi e San Martino hanno serie difficoltà con i medici di base e la manager dell’Asl (nominata dalla Regione di De Luca) solo da poco ha deciso di muovere un dito. Infine: i candidati del Partito Democratico non hanno sfondato perché la gente comune non li ha mai visti sul territorio. La sensazione è stata di nominati venuti da un altro pianeta.
Il secondo. Forza Italia tiene. Il partito di Berlusconi in Valle Caudina non è crollato ma ha mantenuto una media ampiamente al di sopra del 23 per cento registrando performance migliori del Partito Democratico. Inesistente, invece, Liberi e Uguali che non raccogli consensi nemmeno tra gli ex elettori di sinistra estrema.
Il terzo. I deputati e senatori del Movimento Cinque Stelle eletti in Valle Caudina prendano ad esempio i loro predecessori e non li imitino in nulla. Continuino a lavorare sul territorio e non si affidino ai novelli capibastone che stanno salendo sul carro dei vincitori: non perdano il contatto con gli elettori e lavorino per risolvere i problemi.

Angelo Vaccariello