Valle Caudina, medicinali negati, si mobilitano le amministrazioni comunali

Il Caudino
Valle Caudina, medicinali negati, si mobilitano le amministrazioni comunali
Giovedì 12 ottobre visite alla vista gratuite disposte dell'Asl Avellino

L’ora delle chiacchiere inutili è terminata. Un esercizio incredibile perché fatto sulla pelle di chi sta soffrendo. Gli amministratori della Valle Caudina, quelli seri, quelli che tengono a cuore la salute ed il benessere dei cittadini si mobilitano. Il presidente del consiglio comunale di Cervinara, Pellegrino Casale, intende convocare al più presto un consiglio comunale aperto. Il primo cittadino di San Martino Valle Caudina, Pasquale Ricci, porterà la questione all’interno del comitato ristretto dei sindaci dell’Asl, di cui fa parte. Il vice sindaco di Rotondi, Claudio Vittorio, cercherà di mettersi in contatto direttamente con Sergio Florio per chiedere spiegazioni sulla vicenda. I nostri articoli hanno ottenuto il risultato sperato. Da giorni stiamo denunciando come dallo scorso primo di luglio, ossia da dodici giorni, il poliambulatorio dell’Asl di Cervinara non distribuisce più i farmaci salvavita. Si tratta, tra l’altro, di medicine che i malati di tumore devono assumere per continuare le cure, dopo essersi sottoposti a chemio e radioterapia. Per ritirarle devono arrivare sino ad Avellino. Una decisione inumana perché sottopone queste persone ed i loro famigliari a disagi davvero inauditi. Finalmente è stato fatto qualcosa, siamo riusciti a smuovere le coscienze. Ed ora la protesta si alzerà forte e si chiederanno decisioni immediate per venire incontro alle sacrosante esigenze di queste persone. Ci sono voluti diversi articoli, ma non molleremo sino a quando non ci sarà una inversione di rotta. Abbiamo parlato con diverse persone che stanno lottando contro forme tumorali. Proprio in questa settimana che sta finendo sono deceduti una donna di 48 anni a Rotondi ed un uomo di 54 a Cervinara, proprio a causa di queste terribili patologie. Ora la mobilitazione degli amministratori deve essere accompagnata dalla protesta di partiti politici, di sindacati, di associazioni di volontariato e di singoli cittadini. Si tratta di una lotta giusta, che le persone ammalate non possono condurre da sole. Si tratta di una questione di civiltà e di umanità e le genti dei comuni della Valle Caudina irpina devono partecipare in massa.

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