Valle Caudina: la violenza della movida, il caso di Airola

15 Maggio 2018

Valle Caudina: la violenza della movida, il caso di Airola

Valle Caudina. Cosa succede ai nostri ragazzi ? Perchè diventano sempre più violenti? I luoghi della Movida caudina non sembrano più votati solo al divertimento. Basta poco per accendere qualche scintilla e per passare a pestaggi veri e propri. L’ultimo in ordine di tempo lo ha denunciato sulla bacheca facebook del gruppo Sei di Airola se… il consigliere comunale pentastellato di Airola Bartolomeo Laudando e racconta di ragazzi che hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso. “Dopo gli spari di qualche settimana fa dietro i giardinetti di Largo Capone fortunatamente senza alcun ferito, Sabato 12 maggio 2018 altro episodio da far west nei pressi di piazza Vittoria ad Airola, due ragazzi (animali) hanno aggredito propri coetanei senza alcun motivo, risultato i 2 malcapitati al pronto soccorso uno con prognosi riservata di una settimana e l’altro con tempi ancora più lunghi che addirittura rischia di perdere un’occhio, tutto tace nessuno ne parla, comunque dalla testimoninza di alcune persone presenti al momento dell’accaduto, mi hanno informato che sono intervenuti pure gli agentii della compagnia dei carabinieri delle stazioni di Airola e Montesarchio, speriamo che abbiano individuato e segnalato gli aggressori, comunque la Movida ad Airola è diventata una situazione insostenibile, sono molto preoccupato, sto raccogliendo altre notizie molto più dettagliate spero altri che hanno assistito alla scena mi diano altre indicazioni e subito dopo provvederò’ a inviare una denuncia alla procura della Repubblica, vista l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale che aveva promesso un tavolo tecnico istituzionale con le mamme, le associazioni e i partiti politici presenti sul territorio, ma disatteso dall’amministrazione come tutti i problemi seri di questo paese, forse prenderanno sul serio l’argomento quando ci scapperà il morto.”
Attenzione, però, la questione non interessa solo Airola. Sarebbe facile pensarla così. Ovunque si registri una aggregazione di giovani, c’è questo forte rischio. Airola, Montesarchio ed anche Cervinara che sono i centri più grandi della Valle Caudina e quelli che attirano più ragazzi, devono fare i conti con questo preoccupante fenomeno. Non si tratta di una questione che può essere delegata solo alle forze dell’ordine. Probabilmente, ci sarebbe la necessità di creare una sorta di patto trasversale tra tutti i soggetti in campo, forze dell’ordine, gestori di locali, genitori ed amministrazioni comunali. La deriva diventa sempre più pericolosa, basti pensare a ciò che avviene a Napoli per capire la reale portata del problema. Bisogna intervenire e farlo anche immediatamente.

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