Valle Caudina: Imu agricola, appello di Coldiretti Campania ai Comuni

9 Aprile 2015

Valle Caudina: Imu agricola, appello di Coldiretti Campania ai Comuni

“Facciamo appello al grande senso di responsabilità che i sindaci della Campania hanno più volte manifestato nei confronti dell’agricoltura. L’Imu sui terreni agricoli può essere applicata con l’aliquota minima”. Così Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania, ha rilanciato la battaglia che l’organizzazione sta portando avanti con il Governo attraverso il presidente Roberto Moncalvo. La novità è l’impegno del presidente Renzi ad intervenire sull’Imu sui terreni agricoli, confermando la scelta di esentare le imprese agricole professionali, come chiesto da Coldiretti.
“Attendiamo gesti concreti – sottolinea il presidente Masiello – soprattutto in Campania. La nostra regione ha vissuto momenti difficili che hanno colpito senza distinzioni. Il lavoro quotidiano degli agricoltori campani ha garantito, nonostante tutto, di mantenere livelli qualitativi di eccellenza. La solidarietà e la vicinanza delle amministrazioni locali può tradursi in un segnale tangibile di attenzione verso il primo settore”.
In merito agli interventi previsti nel Def e nel Piano nazionale riforme, il direttore regionale di Coldiretti Campania, Simone Ciampoli, aggiunge: “Abbiamo fatto il possibile per limitare al minimo i disagi per gli agricoltori, e un paio di buoni risultati li portiamo a casa. Una novità sostanziale è l’introduzione della detrazione di 200 euro nel 2015 nei Comuni riclassificati come non montani, e quindi soggetti alla nuova Imu. Inoltre, nei territori parzialmente montani resta l’esenzione per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali. A questo proposito abbiamo chiesto al Governo, e giriamo lo stesso appello alle amministrazioni locali, di distinguere e agevolare chi utilizza i terreni agricoli per lavorare e produrre da chi ne fa attività di svago.
In tal senso Coldiretti chiede ai Comuni di utilizzare l’aliquota più bassa, il 4,6 per mille”.

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