Valle Caudina: Fondi della Regione a micro, piccole e medie imprese per l’innovazione

Redazione
Valle Caudina: Fondi della Regione a micro, piccole e medie imprese per l’innovazione

La Regione Campania finanzia, attraverso il bando per la realizzazione di Piani di investimento aziendali, i processi di innovazione.
Si tratta di un avviso indirizzato alle micro, piccole e medie imprese, anche in forma consortile e in forma di reti, in possesso dei seguenti requisiti: costituite da almeno 2 anni; con almeno una unità locale in Campania; con la piena disponibilità dell’immobile dove sarà realizzato l’investimento.
Sono ammissibili esclusivamente i progetti con un importo uguale o superiore a € 50.000,00 per le MPMI, Consorzi,  Società consortili e Reti- Soggetto e da € 150.000,00 per le le Reti-Contratto.
L’intensità di aiuto è pari al 70% del progetto presentato, per un massimo di 150.000,00e per le MPMI, Consorzi,  Società consortili e Reti- Soggetto e, 750.000,00 per l’intero Piano di investimento presentato da Reti- Contratto.
Gli investimenti realizzabili ai fini del contributo sono i piani di investimento aziendali costituiti da uno o più dei seguenti interventi:

  1. implementazione ed applicazione dei risultati (tecnologie, prototipi, brevetti, ecc.) della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale nel processo produttivo;
  2. implementazione di tecnologie open source basate sull’uso di Internet e di altre tecnologie web, per semplificare e migliorare i processi produttivi e la gestione aziendale (compresi i processi organizzativi interni), nonchè per l’interazione e la collaborazione con gli altri attori della catena del valore (clienti, fornitori, progettisti, rivenditori, etc);
  3. adozione e/o potenziamento dei servizi di e- commerce ( e– commerce business-to-business e business-to-consumer);
  4. attivazione di tecnologie per il perfezionamento o la creazione di prodotti e/o processi produttivi nella fase di simulazione e ingegnerizzazione (manifattura digitale);
  5. ogni altra soluzione che favorisca l’evoluzione verso un sistema di manifattura digitale;
  6. sviluppo di soluzioni ICT in grado di ricombinare assieme “saperi tradizionali” e competenze “digitali”;
  7. sviluppo di sistemi di sicurezza informatica;
  8. la condivisione e lo sviluppo di tecnologie open source e di sistemi ICT al fine di potenziare la cooperazione e la collaborazione tra imprese in particolare negli ambiti della co-progettazione, dell’attività di co-markership, della razionalizzazione logistica;
  9. soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati quali le soluzioni ERP (Enterprice Resource Planning), i sistemi di gestione documentali, i sistemi di customer relationship management (CRM), la tracciabilità del prodotto, le piattaforme di gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence e di business analytics nonché per il commercio elettronico, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud computing;
  10. soluzioni ed applicazioni digitali che secondo il paradigma dell’Internet of Things consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti.

I Piani possono essere avviati successivamente al 23 luglio 2018 e devono essere conclusi (quietanza dell’ultima fattura), entro e non oltre 18 mesi dalla data di trasmissione del Decreto di Concessione.
Nel particolare si finanzia:

  1. l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e attivi in genere necessari all’applicazione nel processo produttivo dei risultati (es. tecnologie, prototipi, brevetti, ecc) della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale;
  2. l’acquisto di tecnologie open source e basate sull’uso di internet e di altre tecnologie web;
  3. l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura della tecnologia wi-fi, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale, nonché l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete;
  4. l’acquisto di software, brevetti e prototipi solo se dalle loro applicazioni si conseguono risultati innovativi nel processo produttivo e sono legati al progetto da agevolare, nonché licenze o altre forme di proprietà intellettuale anche a canone periodico o a consumo. In quest’ultimo caso, le spese saranno ammissibili limitatamente al periodo di durata del progetto;
  5. l’acquisizione di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di posta elettronica limitatamente al periodo di durata del progetto, nonché l’acquisizione di servizi informatici concernenti i sistemi di cui alla lettera d) del presente comma, incluse le attività di controllo e monitoraggio;
  6. l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili;
  7. acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica inerenti al progetto presentato

Le tipologie di spese dovranno essere congrue, ovvero conformi a prezzi di mercato. A tal fine, occorrerà produrre tre preventivi di spesa sottoscritti dal legale rappresentante del fornitore (fare attenzione al codice Ateco del fornitore), recanti in allegato eventuali listini del produttore.

Domenico Pisano