Valle Caudina, Elezioni: le analisi frettolose dei commentatori politici

Redazione
Valle Caudina, Elezioni: le analisi frettolose dei commentatori politici

Valle Caudina. Si passa dal velato razzismo de Il Giornale, con una prima pagina che paragona il voto al meridione come una sorta di ritorno del Regno Delle Due Sicilie, alle analisi frettolose dei commentatori dei maggiori quotidiani nazionali che del Sud conoscono solo i grandi alberghi di Napoli sul lungo mare.
Per loro, la scelta del Movimento Cinque Stelle, ovunque, sarebbe figlia sopratutto della promessa del reddito di cittadinanza. Come sempre, invece di andare alla radice del problema, si cerca il folclore spicciolo.
Domenica i meridionali sono andati alle urne e, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno votato penta stellato non per avere un sussidio a fine mese. Li hanno scelti, dopo aver provato di tutto sulla propria pelle. Dipingerli come fannulloni, come ignoranti, pronti a vendersi per una suggestione, non fa altro che evitare di affrontare le vere questioni.
Se si fosse analizzato, seriamente, il voto si potrebbe scoprire che il movimento non è stato votato solo da Lazzaroni e Scugnizzi, per restare all’iconografia dei grandi commentatori, ma è stato scelto dalla borghesia e da diversi intellettuali. E’ stato scelto anche da chi vota con la testa e non con la pancia, è stato preferito da chi vede in quei ragazzi, molti dei quali potrebbero essere i loro figli, l’ultima chance di una terra che ha creduto a tutti ed è stata sempre tradita ed offesa.
E’ un voto anche contro i potentati, contro la prassi che si andava sempre più consolidando che le cariche si possano lasciare in successione da padre a figlio, da zio a nipote o da marito a moglie. E’ un voto che è un sussulto di dignità e lo scrive una testata mai stata tenera con i grillini. Tante cose del Movimento non sono affatto chiare, molte idee sono quanto meno pittoresche, ma bisogna avere rispetto per la democrazia e per la volontà popolare.
Tanti sono gli eletti del Sud in Parlamento del Movimento, tocca a loro, ad ognuno di loro, dimostrare che il vento è veramente cambiato e che il Meridione non è un luogo comune.