Una raccolta di novelle e racconti per narrare Benevento

Redazione
Una raccolta di novelle e racconti per narrare Benevento

E’ stato presentato ieri sera, presso l’Hotel President di Benevento, il libro “In co’ del ponte presso a Benevento” curato da Danila De Lucia ed edito da Edimedia. Si tratta di una raccolta di novelle e racconti d’autore nata dal progetto #ScriviBenevento con l’obiettivo di narrare storie di Benevento e del Sannio.
L’hashtag è diventato contagioso visto che il testo contiene nove scritti anche se i partecipanti al progetto sono molti di più. Il libro raccoglie novelle di ogni tipo: storiche, immaginifiche, autobiografiche, sportive e religiose. Gli autori hanno raccontato Benevento nel bene e nel male, fondendo cronaca e leggenda, pessimismo ed ottimismo. Si scorge un sano orgoglio campanilistico che passa attraverso la descrizione di luoghi, personaggi, usanze, tipicità lessicali di cui è bene fare memoria.
Molto spesso il lavoro ha portato lontano da Benevento coloro che hanno scritto questi racconti, eppure nelle loro parole si scorge un disarmante attaccamento alla propria terra e alle proprie radici. Le novelle contenute nel libro sono state scritte da Samuele Ciambriello, caudino doc trapiantato a Napoli; Antonio Furno, ingegnere che vive a Benevento; Luigi Grimaldi, giornalista all’Arena di Verona; Bruno Menna, giornalista e scrittore di Benevento; Paolo Rossi, giornalista sportivo del quotidiano La Repubblica; Patrizia Santamaria, attrice a Roma; Giovanni Vergineo, 24enne, laureato in archeologia, che vive nella Capitale. Il testo contiene anche un racconto firmato da Nora Falco che è uno pseudonimo ed indica il cronista che è in ognuno di noi e una novella natalizia del compianto Giuseppe Perugini, figura mitica di Pontelandolfo.
“In co’ del ponte presso a Benevento” compare anche la Valle Caudina grazie allo scritto di Samuele Ciambriello, giornalista, docente universitario e operatore del sociale privato. Nel suo racconto intitolato “Dalla Valle Caudina al Vaticano”, Ciambriello narra la sua vocazione religiosa che nasce dalla iscrizione alla scuola media di Airola, chiamata la Centrale, e dall’incontro con il professore di religione, un missionario passionista. Entrò in convento nel 1968. Un cammino durato 15 anni e culminato il 12 giugno 1983 con l’ordinazione sacerdotale conferita da papa Giovanni Paolo II nella Basilica di San Pietro a Roma. Sacerdozio interrotto nel 1990 con l’elezione in Consiglio Regionale nelle fila del Partito Comunista Italiano.

Pellegrino Giornale