Sant’Agata de’ Goti: turismo e chiese chiuse, un’occasione persa

Redazione
Sant’Agata de’ Goti: turismo e chiese chiuse, un’occasione persa

La cittadina sannita per l’integrità paesaggistica del suo centro storico, ricco di chiese e palazzi storici, è stata definita la “Perla del Sannio”. Il comune, tra l’altro è bandiera arancione del Touring Club Italiano e fa parte del circuito de I borghi più belli d’Italia.
Tra le altre bellezze da ammirare, ci sono ben sei chiese: la cattedrale dell’Assunta, la chiesa di Sant’Angelo de Munculanis, la chiesa dell’Annunziata, la chiesa di San Menna e quelle di San Francesco e di Santa Maria di Costantinopoli.
Veramente un ottimo biglietto da visita che affascina numerosi visitatori e turisti che, attratti da queste bellezze, si fermano anche più di un giorno nella cittadina caudina.
Buona anche la ricezione alberghiera con una serie di B&B disseminati sul territorio comunale e l’offerta della ristorazione con diversi locali caratteristici.
Peccato, però, che quello che viene apprezzato dai turisti, almeno sulla carta, venga vanificato per la mancata offerta di altri servizi.
Di uno in particolare si sono lamentati alcuni visitatori che si sono rivolti a noi per denunciare che hanno trovato le chiese tutte chiuse e che per poterle visitare bisognava prendere appuntamento.
A lamentarsi anche cittadini che gestiscono attività commerciali che osservano come “ …. il paese perde ogni anno qualcosa che lo rende sempre meno affascinante. …., se togliete le chiese ai turisti, la gente che ci viene a fare qui? Non è bastato togliere il Sannio film festival, falanghina felix e molto altro?”.

Marpa53