Paolisi: incassati solo trentamila euro di contravvenzioni

Redazione
Paolisi: incassati solo trentamila euro di contravvenzioni

Riceviamo dal Gruppo CambiAMO Paolisi e pubblchiamo

“Con riferimento all’articolo pubblicato da codesta testata giornalistica in data 24.03.2018 inerente le multe incassate dai vari Comuni della Valle Caudina, noi di “Cambiamo Paolisi” ci sentiamo in dovere di apportare delle osservazioni, in quanto non si riesce a capire da dove escano i numeri indicati per quanto attiene alla situazione del Comune di Paolisi. Una prima osservazione al vs. articolo del 24 Marzo u.s. è finalizzata a precisare che la somma che riguarda il comune di Paolisi, è una somma previsionale, ma che non è mai stata riscossa dal comune. Anzi, al contrario, i dati UFFICIALI del Comune, vedasi il conto consuntivo 2016 approvato nel 2017, fotografa una situazione ben diversa e soprattutto anni luce lontana da quanto previsto in maniera a dir poco ottimistica (usando un eufemismo.
La previsione per il 2016 era di 2.596.776,73 di euro di cui: 1.536.776,73 di residui (contravvenzioni di anni precedenti) 1.060.000,00 di competenza. Le Riscossioni sono state invece come così di seguito : 108.241,82 da residui 29.917,03 da competenza. Pertanto effettivamente il Comune di Paolisi nell’anno 2016 ha incassato 29.917,03 rispetto ad una previsione iniziale di 1milione di euro, cioè solo il 2,8%. Tale somma non riesce neanche a coprire le spese di gestione del semaforo. Senza considerare che le opposizioni proposte alle multe elevate hanno visto sempre il comune soccombere nei vari gradi di giudizio. Oltre, quindi, a non aver incassato il comune ha dovuto pagare le spese di giudizio e le spese legali. E’ del tutto evidente che il semaforo di Paolisi ha come unico scopo quello di “alterare” le voci del bilancio comunale, ma nella realtà non porta benefici alle casse comunali, ma solo perdite. Per l’anno 2017 dai dati del bilancio approvato risulta una previsione di 300.000,00 euro ed attendiamo il Conto Consuntivo che dovrà essere approvato entro il 30 aprile per capire effettivamente quanto è stato l’incasso per lo stesso anno. Ma se consideriamo che per vari mesi il semaforo non è stato operativo riteniamo che per il 2017 l’incasso sarà misero. Menzioniamo anche il fatto che si creano lunghissime code con forti disagi alla circolazione, oltre ad impattare, a causa dell’elevato inquinamento acustico ed atmosferico, in modo negativo e pesante, soprattutto in alcune ore della giornata, su quanti vivono o attraversano la zona dove è posizionato il semaforo. Una semplice rotatoria risolverebbe tutti i problemi. Tanto si doveva per precisazione.”

N.d. A. Non è chiaro a cosa si riferisca il gruppo “Cambiamo Paolisi” quando parla di numeri a casaccio in riferimento al nostro articolo. Anche perché, scorrendo la loro lunga nota, non fanno altro che confermare quanto riportato: cioè che per le entrate extra tributarie derivanti da multe e ammende nel 2016 il bilancio del Comune di Paolisi ha postato oltre 2,5 milioni di euro. Il nostro articolo si basa su dati open polis e sul sito “open bilanci” che un consigliere comunale dovrebbe conoscere bene visto che si tratta del portale ufficiale per “avvicinare il cittadino alla pubblica amministrazione”. Se non dovessero conoscerlo, i consigliere di “Cambiamo Paolisi”, suggeriamo di andarlo a visitare. Ancora: il nostro articolo non parla di riscossioni ma lo fanno i consiglieri di opposizione nella nota che ci hanno inviato. C’è una domanda però che ci gira per la testa: ma l’opposizione che ha fatto in questi anni per togliere o modificare quel semaforo? Non è che il semaforo sull’Appia fa comodo perché, in fondo, il 90 per cento dei multati non è di Paolisi?