Montesarchio: I tesori dell’antica Caudium battono quelli di Benevento

Redazione
Montesarchio: I tesori dell’antica Caudium battono quelli di Benevento
Domani riapre il Museo Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio

Sugli scudi il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio. Nel 2016 ha fatto registrare un boom di visitatori. Secondo i dati resi noti dal Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, sono state ben 20.343 le persone che si sono recate nella splendida location dove si trova il museo. Un dato davvero straordinario, basti pensare che, ad esempio, quello che era, almeno sino allo scorso anno, il più noto teatro romano di Benevento, di visitatori ne ha registrato molti di meno. I tesori dell’antica Caudium battono quelli di Benevento, la notizia è stata accolta con grande soddisfazione dal sindaco di Montesarchio Franco Damiano, la cui amministrazione ha scommesso molto sul rilancio del museo, affiancando tutte le iniziative, come ad esempio, la mostra Rosso Immaginario che è diventata permanente e favorendo il ritorno del vaso di Asteass.
“Investiamo sulla qualità”, ci ha detto Damiano, “siamo certi che alla fine questa scelta paghi. Il venti febbraio tornerà anche Il Ratto d’Europa e già stiamo studiando iniziative per salutare al meglio questo momento. Voglio ricordare”, incalza il primo cittadino, “che il nostro non è solo il museo di Montesarchio, ma di tutta la Valle Caudina, intorno a questo simbolo e alle radici dobbiamo stringerci per guardare nuovi orizzonti. Doveroso è il ringraziamento alle Sentinelle della Torre, conclude Franco Damiano, grazie a loro siamo in grado di accompagnare nel migliore dei modi questa offerta di  grande qualità”.
Insomma, l’anno si apre con una bellissima notizia per la Valle Caudina. Sarebbe necessario, però, fare sistema e fare in modo che le decine di migliaia di visitatori, che si recano ad ammirare il museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, restino nella Valle.
Ricordiamo che, sino a pochi anni fa, i visitatori erano circa tremila l’anno.