Montesarchio: alunni dell’I. C. 1 ai primi tre posti nel concorso Asteroyd day

Redazione
Montesarchio: alunni dell’I. C. 1 ai primi tre posti nel concorso Asteroyd day
Quattro alunni dell’istituto comprensivo 1 di Montesarchio saranno premiati sabato 29 ottobre nell’aula blu dell’Istituto Fermi per il concorso “Asteroyd day” organizzato dall’Esa (l’agenzia spaziale europea, acronimo inglese di european space agency) ed inserito nel programma della manifestazione Torrestate 2016 a Montesarchio.
Orgoglio per la città caudina che ha visto aggiudicarsi i primi 3 posti tra migliaia di opere pervenute all’Esa da svariate città europee. Il concorso “Comete e meteore”, bandito dall’Esa, prevedeva la migliore rappresentazione di opere artistiche sugli asteroidi, piccoli corpi rocciosi e residui di ciò che è rimasto inutilizzato durante la fase di formazione dei pianeti, circa 4,5 miliardi di anni fa e che spesso vengono definiti anche ‘pianetini’.
A salire sul podio sono stati quattro alunni di Montesarchio, valutati da una giuria internazionale. Gli alunni vincitori per il loro estro e la loro fantasia sono: Federica Dello Iacovo, classificatasi al primo posto, Alessandra de Nisi al secondo, Margherita Raucci e Ilenia Damiano al terzo posto.
A premiare i lodevoli alunni saranno il sindaco Franco Damiano, la dirigente e consigliere comunale Alfonsina dello Iacovo e l’artista Anna Lisi. Durante la cerimonia Michele Pavone, appassionato di asteroidi e che fa parte di un gruppo di ricerca internazionale che studia asteroidi e comete con il loro rischio di impatto sulla terra, darà delucidazioni sul sistema solare e sulle comete, inoltre illustrerà le ultime missioni dell’Esa : “Rosetta” ed “Exomars”. Sono sempre di più gli astrofili, cioe i non professionisti, che osservano il cielo per passione, a occhio nudo o con l’aiuto di strumenti amatoriali. L’astronomia è infatti una delle scienze più antiche della storia dell’uomo poiché da sempre l’uomo si è interrogato sull’origine del cosmo e sulla sua natura.
Studiare il cielo insomma non è solo affascinante, ma è una delle sfide più ambite e i quattro alunni di Montesarchio ne sono un valido esempio.
Brigida Abate
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