Moiano: manomissioni nella nicchia della Madonna della Libera

Redazione
Moiano: manomissioni nella nicchia della Madonna della Libera

Il culto e la festa della Madonna nera di Moiano non è solo momento centrale della comunità moianese, ma – com’è noto – autentico riferimento votivo di tutta la Valle Caudina. Spinto dalla segnalazione accorata di un conoscente, sono tornato recentemente nella cappella della Madonna della Libera, nella chiesa parrocchiale di San Pietro. Con stupore e rammarico ho dovuto constatare la manomissione del colore nonché dell’illuminazione della nicchia dove è posta l’immagine tanto venerata. Non conosco le eventuali ragioni che abbiano portato a questo intervento, ma ne sono purtroppo visibili le risultanze: l’alterazione del complesso equilibrio cromatico della decorazione del 2001, che fu la conseguenza di riflessioni e intuizioni affatto estemporanee.
Certo, non è questa la sede più idonea per diffondersi in tecnicismi di sorta. E tuttavia sarebbe bastato chiedere all’autore della decorazione, Roberto Diamanti, indicazioni e suggerimenti opportuni (che d’altronde potrebbero sempre giungere per risolvere gli errori commessi). Sarebbe bastato forse spendere qualche minuto nella lettura di un libro che proprio sulle origini storiche del monumento ebbe a dire qualcosa e che qualcosa avrebbe potuto in questo senso favorire. Quale che sia ciò che ha mosso quanto accaduto, auspico per il futuro soluzioni meno avventuristiche e arbitrarie, decisioni meno rocambolesche e affrettate. Poiché, generalmente, si innova (se necessario) ciò che si conosce. Viceversa il rischio è solo quello di distruggere, e senza nemmeno un perché.
Chi è devoto alla Madonna della Libera non può che amare Moiano, chi ama i moianesi non può che amare la loro Madonna. La quale, lo ribadisco a beneficio dei distratti, è nera.

Giacomo Porrino