Messaggio di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia

Redazione
Messaggio di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia

Riceviamo e pubblichiamo

“Italiani,
quest’anno, per la prima volta, dopo trentacinque anni, tanti ne sono passati dalla scomparsa di
Umberto II, ho voluto attendere per rivolgerVi il mio pensiero e il mio augurio.
Ho voluto attendere per ascoltare e per leggere.
Ho ascoltato discorsi e parole e ho letto scritti e commenti.
Ho fatto bene.
Mi sono infatti rafforzato nella convinzione di tralasciare, per una volta, le questioni contingenti,
per sottoporVi una riflessione, un appello e una ” nota”.
La riflessione: i valori fondanti della nostra società e della nostra vita di individui e di popoli – la
libertà, l’autorità, il dovere, la fiducia, il sacrificio, l’onore, la tradizione, la memoria – che
costituiscono, tutti insieme, il risultato di secoli e secoli di storia comune, sono
sottoposti ad un attacco di proporzioni mai conosciute nella forma e nella sostanza.
Gli strumenti principe sono l’irrisione e il disprezzo: la falsa tolleranza è divenuta la più spietata
delle intolleranze.
Incredibile ma vero, l’attacco viene – forse per la prima volta – anche dall’interno del nostro mondo,
cioè da molti – uomini e Istituzioni -che, per contro, dovrebbero difendersi e difenderci.
L’appello: coscienti di tutto ciò, mobilitiamoci tutti e tutti insieme per la difesa e la riaffermazione
dei valori e della funzione di quella che una volta era detta la “cristianità”, divenuta poi la
“cristianità occidentale” e infine l’ “occidente”, combattiamo perchè la prepotenza di “pochi” forti
non prevalga sulla impotenza di tanti deboli. Il tunnel è lungo e buio ma dobbiamo avere la forza di
percorrerlo e ritrovare la luce.
Una nota: si è voluto celebrare il centenario del 1918 come “fine della guerra mondiale” senza
riferimento alcuno alla “Vittoria”ed abbiamo dovuto sopportare che si ricordassero in sordina i 150
anni della morte di un genio universale come Gioachino Rossini, che ha avuto più onori all’estero
piuttosto che in Patria!
A tutti, in Italia, nel mondo, civili, militari, in particolare a quelli che soffrono le conseguenze delle
grandi tragedie che ci hanno colpito nell’anno trascorso, che subiscono gli effetti del disordine
civile, che patiscono gli effetti economici e sociali di una crisi che sembra non avere mai fine, che
temono per il futuro dei figli, a tutti rivolgo l’augurio di aver trascorso – nonostante tutto -un
Natale sereno ed esprimo l’auspicio di un 2019 migliore.
A tutti – ancora – il mio cordiale, memore, sentito e affettuoso saluto.

Amedeo di Savoia
da Castiglion Fibocchi,
il 6 gennaio 2019,
nel giorno dell’Epifania di Nostro Signore.”