L’entertainment italiano, un settore in crescita?

Redazione
L’entertainment italiano, un settore in crescita?

Cinema, televisione, musica e giochi. Dal grande al piccolo schermo, passando per i tablet, il settore dell’intrattenimento made in Italy sembra rifiorito. Questo trend positivo potrà durare a lungo?

Cinema: nuovi successi italiani da Cannes al grande schermo

Dopo vari alti e bassi il cinema italiano sembra in ripresa. Lo sostiene un critico come Goffredo Fofi sulla rivista Internazionale, sottolineando il successo dei nostri connazionali all’ultimo Festival di Cannes. Il risultato? Un premio per la migliore sceneggiatura ad Alice Rohrwacher con Lazzaro Felice (378.000 euro in tre settimane), uno a Marcello Fonte, protagonista di Dogman di Matteo Garrone (2.355.000 euro di incassi nelle prime cinque settimane), per la migliore interpretazione maschile e il terzo per il miglior documentario a Samouni Road del regista Stefano Savona. Guardando al box office italiano 2017/2018 presentato da MyMovies, nonostante in vetta ci siano ancora blockbuster americani, vari film nazionali sono stati premiati: è il caso di Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani (circa 9 500 000 euro d’incassi), A casa tutti bene di Gabriele Muccino (9.050.000 euro), Benedetta follia di Carlo Verdone (8.377.881 euro), Poveri ma ricchissimi di Fausto Brizzi (6.098.000 euro) o Napoli velata di Ferzan Ozpetek (5.670.500 euro), nelle prime 25 posizioni della classifica, e di molte altre pellicole.

TV digitale: RAI e Mediaset in pole position

Anche la televisione italiana resiste all’assalto delle compagnie internazionali. Esaminando gli ultimi dati mensili forniti da Auditel nell’aprile 2018, la RAI guida la graduatoria con una media di circa 37 000 000 di spettatori distribuiti sui suoi vari canali, seguita da Mediaset con circa 34 000 000. Sky è ben distanziata con circa 7 225 000 spettatori, come anche i canali di Discovery Channel, Fox, Turner e Disney. Per avere un’idea più dettagliata di cosa guardano gli italiani in tv è sempre possibile dare un’occhiata ai dati giornalieri forniti da Auditel. Prendendo ad esempio gli ascolti dello scorso 22 giugno si evince che per la prima serata sui canali RAI è stato premiato un programma tutto italiano, Ora o mai più, condotto da Amadeus, seguito dalla serie tv americana NCIS, dal blockbuster Thor – The dark world e dal programma La grande storia. Sul fronte Mediaset, e in termini assoluti rispetto ai programmi di tutti gli altri canali, a farla da padrone è stato invece lo sport, con il match del mondiale Serbia-Svizzera, primo davanti alla serie tv spagnola Le verità nascoste e al programma di cronaca Quarto grado.

Entertainment online: libri, musica e giochi

L’Italia si difende anche nell’intrattenimento online, spesso dominato da colossi del americani nonostante nel campo dell’entertainment le compagnie italiane esclusivamente online siano poco numerose. Un esempio è IBS (Internet Bookshop Italia), che festeggia i 18 anni di vita e compete con giganti del calibro di Amazon nella vendita online di libri, film, CD e vinili, giochi e prodotti elettronici. L’entertainment online in Italia è ancora in fase di sviluppo rispetto a molti altri Paesi del vecchio e nuovo continente, nei quali usufruire di servizi sul web per il tempo libero è una prassi. A dare l’esempio, contribuendo all’evoluzione del settore nel Belpaese ci sono vari brand stranieri. Uno tra i più famosi è lo svedese Spotify, che permette a chiunque di ascoltare milioni di canzoni gratuitamente o a pagamento. Nel settore del gaming c’è invece Betway, piattaforma online con sede a Malta che mette a disposizione degli utenti centinaia di giochi e slot machine, da utilizzare tanto su PC quanto su tablet e smartphone. Betway Casinò è inoltre famosa per detenere il record mondiale di vincita: ben 13 milioni di sterline vinte ad una delle 400 slot online offerte sulla piattaforma. Impossibile, infine, non citare Netflix, leader incontrastato per la fruizione in rete di film e serie tv in Italia e all’estero, sempre più in competizione con piattaforme come Sky e Mediaset Premium grazie ad un’offerta realmente on demand e a un’offerta molto più ampia e sempre in evoluzione con contenuti originale ed in esclusiva.
Stando alle previsioni degli analisti, l’industria dei media e dell’intrattenimento dovrebbe crescere del 4% dal 2016 al 2020, raggiungendo i 36 miliardi di euro. Il settore digitale potrebbe arrivare a rappresentare il 48% del totale del mercato, ed internet, I videogames, la tv e la radio traineranno il settore. I primi due anni sono quasi passati, e l’entertainment italiano sembra avere già ottenuto risultati positivi. Non ci resta che attendere fino al 2020 per avere la conferma definitiva.