La vera originalità risiede in voi stessi

Il Caudino
La vera originalità risiede in voi stessi

Era sabato ed il lume cosmico oramai spento.
Non ero mai scesa giù nella caverna a quell’ora. Mi dissi: “di certo un nuovo spettacolo avrò da osservare!”.
Da tempo mi ripromettevo di scendere proprio in quel giorno. Nonostante abitassi nel mondo che sta sopra, era inevitabile trascurare il frastuono che si faceva più forte proprio il sabato e a quell’ora vespertina.
Allora presi la curiosità sotto braccio e mi avventurai giù per la sesta volta.
Oh, che frastuono!
Vidi aprirsi dinanzi a me un turbinio di corpi variopinti che si agglomeravano in un’unica direzione, come sospinti dalla voce demoniaca che t’impera senza possibilità di replica. Allora m’immersi anch’io, nonostante lo spazio fosse stretto e l’ossigeno rubato dal corpo vicino che mi stava quasi addosso.
La musica non era musica, ma solo un confuso guazzabuglio di rumori sintetici che gravitavano pesanti nello spazio. Le voci, di numero copioso, s’addentravano l’una nell’altra fino alla fusione, cosicché tutto s’arenava nel rumore assordante.
Ebbene sì, era proprio lei: la gioventù variopinta.
Mai tante varietà umane si posero dinanzi al mio occhio giudice. Vestiti dal colore cangiante strappati in diversi punti, orecchi bucati con strani arnesi che sembrava d’essere ad un rito vudù; ed ancora metalli sul labbro e sul sopracciglio e capelli colorati di rosso e di blu.
Il fumo alienante si alzava cinereo da quella mole d’anime erranti, mentre il puzzo della bevanda alcolica e del farmaco della dipendenza mi trascinavano lontana dalla passiva contemplazione.
Raccolsi dentro di me tutta la voce, il coraggio e la fermezza e cacciai lontano la vergogna, che tanto opprime l’essere solingo.
“Oh gioventù degradata, che ti riversi per strada senza imbarazzo e cerchi d’ostentare nell’abito e nella postura la diversità che dici d’aver con te, ricorda: l’originalità risiede nell’etica e nella morale, non nell’ostentazione che indossi quasi come fosse una sciarpa all’ultima moda!” .

Alessia Mainolfi