Il ritorno in Valle Caudina per le ferie

Redazione
Il ritorno in Valle Caudina per le ferie
Un nuovo positivo a Roccabascerana

Valle Caudina. Loro non dimenticano. Passano gli anni, cambiamo fisicamente ma riescono sempre a riconoscerti. Noi li rimuoviamo, diamo come scontata e naturale la loro assenza ma, anche se stanno bene, si stanno costruendo una vita migliore, anche se le distanze si sono notevolmente accorciate quando li incontri il tuo disagio di fondo è difficile da nascondere, soprattutto quando ti rendi conto che nei loro occhi è persistente un velo di malinconia. Parliamo di parenti, amici, coetanei e conoscenti che hanno dovuto lasciare la valle. Molti di loro si trovano al Nord, ma tanti altri all’estero, come i loro padri, come i loro nonni.
In queste giornate di fine agosto, li rivedi perché le ferie le dividono tra una settimana al mare, per i bambini ed una al paese per il loro cuore, per fare un pieno di emozioni che possa durare un intero anno. Sanno tutto di noi perché per loro i social media sono necessari per restare informati, per sapere quello che accade nella Valle e nella singola frazione. E capisci anche l’importanza de Il Caudino online ed i sacrifici che si fanno vengono in parte ripagati da un grande sorriso ed un grazie, pronunciato con il cuore. Le loro storie sono tutte belle ed appassionate. Sono storie di fatica e di sudore, condite da piccole e grandi soddisfazioni. Tante sono anche storie d’amore, testimoniate dal viso di numerosi bambini.  Probabilmente, solo pochissimi hanno “fatto i soldi”, ma tutti sono andati alla ricerca di una vita dignitosa e la stanno costruendo, giorno dopo giorno, con il sudore della fronte, con il lavoro che riscatta e ti fa sentire cittadino.
Sono come i loro padri, come i nonni. Ma c’è una grande differenza.  Tanti anni fa, nelle stesse giornate di agosto, quelli che erano partiti, parlavano di tornare. Chi aveva comprato un pezzo di terra, chi stava costruendo una casa, chi voleva anche investire in qualche attività. Loro non ne parlano, non hanno questo traguardo. Ed è questa l’amarezza più grande. Forse, non vogliono tornare per non assistere allo strazio della partenza di un figlio. E saperlo ti fa solo male perché sembra finita ogni speranza nel futuro.

Peppino Vaccariello