Comunque la pensiate, votate

24 Maggio 2014

Comunque la pensiate, votate

Il maggio del 1945 l’Europa era un cimitero a cielo aperto. La terra del vecchio Continente era impregnata di sangue: milioni e milioni di morti sacrificati sull’altare di una guerra fratricida e assurda, mossa dai più biechi istinti primordiali. Da Parigi a Kiev, da Londra a Palermo non c’era grande città che non portasse nel suo cuore le ferite di uno scontro così duro da essere considerato unico nella storia. Da quella notte di dolore, da quelle ceneri di odio e di  sprezzo per la vita, nacque un’alba di speranza; una visione unica nella storia. Sì, una visione perché non si può parlare di sogno, parola che appartiene all’epopea nordamericana. La visione dell’Europa unita, sessant’anni dopo è quasi realtà. Gente da ogni dove in questi giorni sta votando per l’elezione del Parlamento Europeo. Chiedetelo ai vostri nonni se sessant’anni fa immaginavano una cosa del genere. Se avessero mai solo pensato di potersi muovere liberamente in tutto il continente senza portarsi dietro il passaporto o magari andare a cercare lavoro fuori come cittadino di un’altra nazione. Non è un’Europa perfetta quella di cui stiamo parlando: è una bozza ancora in attesa di diventare opera compiuta. Ma è sempre meglio di niente.
Comunque la pensiate, andate a votare. Prendete dieci minuti del vostro tempo e dedicateli a una visione che è costata il sacrificio di tanti. Che siate a favore o contro; di destra o sinistra; anti o pro: esprimete la vostra opinione, contribuite a costruire questa casa comune che in passato tanto sangue ha visto sparso tra le sue genti.
Spiegati ai vostri amici, a coloro che non credono l’importanza di questa Istituzione. E partecipate anche voi a questa visione di fratellanza.

Angelo Vaccariello
@angelismi

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