Cervinarte: arte, letteratura e legalità mettono a tacere tutte le polemiche

Redazione
Cervinarte: arte, letteratura e legalità mettono a tacere tutte le polemiche
Cervinara: rinviato al 6 settembre il recital di de Giovanni

Le polemiche che negli ultimi giorni hanno motivato parte del popolo cervinarese ad interessarsi alla manifestazione organizzata dalla Pro Loco “A. Renna”, sono sfumate durante l’incontro dedicato a letteratura e legalità. L’atteso arrivo dello scrittore De Giovanni al Palazzo Marchesale ha riscosso un successo significativo, richiamando un numero considerevole di spettatori, forse il più alto dall’inizio del festival.
Il parterre composto dal prefetto di Avellino Carlo Sessa, il capo della squadra mobile di Napoli Fausto Lamparelli, il giallista De Giovanni per la moderazione dei giornalisti Peppino Vaccariello e Barbara Ciarcia, ha coinvolto il pubblico in una riflessione tra arte, legalità e letteratura.
Autore, tra i più amati scrittori noir del nostro paese, tradotto in tutto il mondo, De Giovanni ha da subito espresso ammirazione e commozione per l’ospitalità, per lo scorcio poetico che il palazzo ha offerto e, soprattutto, per il lavoro del gruppo di volontari della Pro Loco perché, a detta del romanziere napoletano «se ami questa terra da ragazzo l’amerai anche da uomo e da anziano. Il legame con la terra è indispensabile; quanto più lontano i tuoi rami potranno spingersi, ricorderai sempre delle radici da cui sono nutriti».
Magica, inoltre, l’atmosfera regalata da Giuseppe Branca, flautista traverso, attraverso le note di Paganini.
Premio alla caudinità conferito a Lamparelli eSessa e premio alla letteratura “Nicodemo De Vito” conferito a De Giovanni, profondamente colpito nel «ricevere un riconoscimento che acquista maggior valore perché nasce dal calore del territorio».
Ambasciatore di Cervinarte, questa è stata la promessa finale dello scrittore e plauso all’impegno e alla volontà dei giovani della Pro Loco che, come ha ricordato Peppino Vaccariello, «fanno arte senza polemica ma solo per costruire».

Rita Valente