Cervinara: storie di donne Mitiche

Redazione
Cervinara: storie di donne Mitiche

Cervinara. Il miracolo dell’amore che supera tutto, che vince e piega anche la morte. Nessuno potrà mai misurare la grandezza del cuore di una mamma, la straordinaria capacità di combattere per i propri figli, di sfidare tutto e di non rassegnarsi mai. Ha commosso tutti, la straordinaria testimonianza che, ieri sera, la signora Stefania Bozzi ha regalato nel corso della manifestazione Mitiche, organizzata dall’assessorato pari opportunità del comune di Cervinara, diretto da Anna Marro, dalla scuola media De Sanctis e dall’Istituto Superiore Einaudi.
Una bella serata dedicata alle donne, organizzata non in modo stucchevole o pedante, ma raccogliendo semplicemente testimonianze di rappresentanti del gentil sesso del nostro territorio, testimonianze tutte straordinarie.
Al microfono si sono alternate, il primo medico donna che ha esercitato a Cervinara, la dottoressa Pasqualina Iuliano, la sociologa Anna Izzo, ancora precaria a 40 anni, ma con tanta voglia di lottare, l’ispettore capo della polizia Rita Bernardo, seguita con attenzione e applaudita più volte, e quello della professoressa Leparulo, con la testimonianza vera, resa da alcune studentesse sulla storia di una donna vittima di violenza.
Tutte storie bellissime, ma quella della signora Bozzi è qualcosa che va oltre l’umana comprensione e si può spiegare solo con l’amore. Il figlio di Stefania e di Salvatore Arminio, Francesco, aveva delle serie difficoltà ai reni. Sarebbe stato condannato a vivere per sempre sotto dialisi se non gli fosse stato donato un rene. Per tanto tempo, mamma, papà e i familiari hanno vissuto con la speranza di trovare un donatore. Poi, una notte di tre anni fa, arriva quella telefonata che sembra un miracolo. Il rene è stato donato e Francesco, finalmente, può essere operato e sperare in una vita normale. I genitori sono felicissimi, ma, dopo qualche minuto, Stefania, da mamma, non può non pensare che quel dono per il suo bimbo, significa che un’altra mamma sta piangendo la sua creatura. Un pensiero che resta forte nel cuore della signora Bozzi, così, dopo che Francesco è stato operato e, finalmente, può essere un bambino come tanti altri, lei si mette alla ricerca di quella mamma. Stefania non sa che la stessa cosa sta facendo anche lei. La legge sui trapianti dispone che i donatori debbano restare anonimi. Ma ci sono leggi del cuore più forti di ogni norma razionale. Le due donne si incontrano e parlano di Azzurra, la bimba che, con la sua morte, ha permesso la vita di Francesco. Non solo, la signora Antonella Nascimbene incontra ed abbraccia anche Franceso. Un incontro incredibile e commovente. Le due mamme sono diventate grandi amiche e la signora Nascimbene il prossimo 19 giugno verrà anche a Cervinara. Il piccolo Francesco è stato sulla tomba di Azzurra e con quella sensibilità che solo i puri di cuore possono avere, ha esclamato che quella era la sua sorellina. Una storia straordinaria, una testimonianza unica e coraggiosa, un esempio per tutti, sono davvero molteplici i significati dal racconto della signora Stefania, una donna coraggiosa che fa onore al paese che l’ha adottata, visto che è originaria di Lecce.

Peppino Vaccariello