Cervinara/ Rotondi: segnali preoccupanti

Redazione
Cervinara/ Rotondi: segnali preoccupanti

Ogni caso è diverso dall’altro, non potrebbe mai essere riconducibile alla stessa matrice e proprio per questo, secondo noi, si tratta di qualcosa di preoccupante. L’ultimo rogo è stato appiccato ieri sera in via Benedetto Croce a Rotondi. Solo i nervi saldi dei residenti, subito intervenuti con secchi d’acqua per spegnere l’incendio, hanno impedito che prendesse fuoco un villino disabitato.
I proprietari si trovano in Venezuela e non tornano da diverso tempo. Non si riesce a capire, quindi, chi e perché possa aver preso di mira il villino. Non è la prima volta che una situazione del genere si verifica nel piccolo centro.
Pochi mesi fa, ignoti, sono sempre ignoti, hanno preso di mira un sottoscala di proprietà del comune che si trova nel complesso di case popolari. Fatto strano, quell’incendio fu appiccato solo pochi giorni prima dell’arrivo di una persona mentalmente disturbata.
E, se a Rotondi, vengono prese di mira le case, a Cervinara il bersaglio preferito sono le auto. Dal novembre scorso, almeno 11 autovetture, sono state date alle fiamme.
L’ultimo rogo, in ordine di tempo, ha avuto come bersaglio il furgone del panificio San Rocco, di proprietà del povero Aniello Casale. Ma, a bruciare, nel corso di questi mesi, sono state auto di professionisti e di operai, di uomini e donne.
In alcuni casi forse potrebbe centrarci la criminalità, molti,però, sembrano il frutto di una sorta di vendetta privata.
E’ una tendenza di grande pericolosità e non giova affatto che tutti questi piromani, al momento, siano rimasti  sconosciuti, neanche uno è stato quanto meno denunciato.
Sembra di trovarci di fronte ad una vera e propria deriva nei confronti della quale siamo impotenti.