Cervinara, se il paese viene sistematicamente boicottato dagli “ordini” di partito

Redazione
Cervinara, se il paese viene sistematicamente boicottato dagli “ordini” di partito
Cervinara: anomale segnalazioni sull'operato dall'amministrazione

Ancora una volta il paese di Cervinara sembra essere un corpo estraneo alla Valle Caudina. E, soprattutto, non se ne comprende il motivo. Ci riferiamo alla elezioni del sindaco di San Martino, Paquale Pisano, alla vice presidenza del piano sociale di zona.
Il motivo dello stupore non risiede nelle qualità politiche e personali del primo cittadino di san Martino. L’architetto è persona preparata e capace di muoversi con agilità nei difficili equilibri politici sia provinciali che regionali. Sorprendono molto le accuse lanciate dal sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi, il quale al nostro sito ha spiegato chiaramente che il patto tra i comuni prevedeva l’elezione al ruolo della dottoressa Anna Marro e su questo erano tutti d’accordo. Per il paese da lui rappresentato, dunque, si era materializzato “un nuovo sgarbo”.
Al momento, le frasi di Tangredi non sono state smentite da nessuno e non si capirebbe il motivo di una sua sortita così forte. Ciò che emerge, però, è che Cervinara ha avuto solo quattro voti mentre San Martino (Pisano) ne ha avuti dieci. Non è la prima volta che il paese caudino è “vittima” di una Conventio ad excludendum.
In ordine di tempo, basta ricordare i finanziamenti da parte della Regione Campania sui cosiddetti Poc ricevuti dal progetto presentato da Rotondi, San Martino e Roccabascerana. Anche in quella occasione, Tangredi evidenziò l’immotivata e incomprensibile esclusione di Cervinara.
Ad una prima lettura, ciò che emerge è evidente: Filuccio Tangredi non risponde a partiti di Avellino (Pd o Udc prima di tutto) e dunque le sue posizioni sono facilmente sacrificabili sull’altare degli equilibri provinciali o regionali. La nomina di Pisano pare rispondere più ad una logica di future alleanze elettorali che a reali necessità del territorio, altrimenti non si spiegherebbe perché sia stato votato lui piuttosto che Anna Marro, alto dirigente dell’Asl, da tempo addentro alle questioni sociali con un curriculum sicuramente più rispondente al ruolo.
Se questo dovesse essere vero, ciò che emergerebbe sarebbe profondamente allarmante: la politica avellinese continua a decidere sulla pelle e la dignità dei cittadini caudini e in particolare di quelli di Cervinara. Questo ulteriore “sgarbo” fatto al paese caudino avrà conseguenze? Di certo no. Da tempo la Valle Caudina è terra di conquista da parte di politici beneventani ed avellinesi e i suoi referenti locali si prestano molto volentieri al gioco divisivo. Ce ne accorgeremo presto. Le elezioni politiche sono dietro l’angolo e gli “invasori” (sempre politici, per carità) si avvicinano sempre più per ottenere voti e promettere la luna.