Cervinara, l’appello di un giovane per la salvaguardia della Stazione Ferroviaria

Redazione
Cervinara, l’appello di un giovane per la salvaguardia della Stazione Ferroviaria
Il degrado

Egregio Direttore,
Siccome io e la mia famiglia abitiamo da generazioni praticamente di fronte la stazione, quando ho appreso dalla vostra testata che si era verificato l’ennesimo grave evento di vandalismo, non mi sono sorpreso!
Sì perché da queste parti fin da bambini abbiamo avuto una bella scuola: spacciatori che facevano il loro “mestiere”, tossici che consumavano i loro acquisti, ragazze rom che si prostituivano con anziani del paese, gente di tutte le razze che facevano i loro bisogni sul muro perché i bagni erano chiusi, ragazzi che giocavano con le pietre (più di una volta le nostre case sono diventate di notte dei veri e propri bersagli di sassaiole).
In tutto questo qualcuno si chiederà : ma perché non chiamate le forze dell’ordine o perché non mettono un guardiano? Beh! Noi queste chiamate le abbiamo fatte solo 12.500 volte e non è mai stato risolto niente, anzi le ore di custodia sono diminuite sempre di più.
Per me la stazione oltre che “casa” rappresenta il ricordo di mio zio Francesco Capua, i più grandi lo ricorderanno come “on Ciccio ‘o capostazion”, che ha vissuto e salvaguardato la nostra stazione per decenni. Ora che questo ricordo viene aggredito giorno dopo giorno chiedo a tutti di darmi una mano per curarlo e per fa sì che queste cose non capitino più.

Michele Schettini