Cervinara: Dimitri Monetti interviene sulla questione loculi al cimitero

28 Novembre 2018

Cervinara: Dimitri Monetti interviene sulla questione loculi al cimitero

Riceviamo e pubblichiamo

“Devo necessariamente intervenire, in merito al punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Cervinara convocato per il giorno 30 p.v.

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Ebbene, da amministratore della passata legislatura, quando ricoprivo la carica di assessore e vicesindaco, con delega anche al cimitero, seguii una pressante richiesta che veniva dai cittadini . Vi era necessità di offrire un servizio a causa della carenza di posti al cimitero comunale. Iniziai l’iter attraverso una richiesta di manifestazione di interesse con manifesti fatti affiggere sulle cantonate del paese. Risposero oltre 1.000 persone .

Così, di intesa con la Giunta , mi misi al lavoro, unitamente all’ufficio tecnico, al fine di procedere alla conclusione dell’iter necessario alla offerta del servizio richiesto.

Dopo l’approvazione in Giunta e la sistemazione degli aspetti tecnici, con determinazione delle condizioni e del prezzo, offerto, chiavi in mano, decidemmo di procedere, per la costruzione di 1.100 loculi, nella zona della spagnola, attraverso l’impegno diretto del  Comune. Quando era tutto pronto, nella primavera del 2015

(incombevano le elezioni comunali), si interruppe, senza alcun motivo valido,  la procedura. Ebbi un colloquio con il sindaco per capire cosa fosse successo. Ma ebbi una risposta superficiale, notando la mancanza di esperienza nel settore, in quanto sosteneva una proposta che escludeva il Comune dall’intervento diretto. Ma non seppi altro. Abituato a concretizzare le richieste nate dalle esigenze e dai bisogni dei cittadini, in quel periodo,  mancò soltanto questa opera alle mie buoni intenzioni di amministratore. Riuscii a realizzare i marciapiedi nei pressi del cimitero e in Via Lagno, come pure il Microcredito e Garanzia Giovani, offrendo la possibilità  a molti giovani  la prima esperienza lavorativa, la Pianta organica, l’autorizzazione dai ministero competenti per sbloccare la Zona Rossa, grazie ai miei rapporti con il Governo centrale e con la Regione Campania, (all’epoca rappresentata dal Presidente Caldoro e all’assessorato al Lavoro dal Prof. Severino Nappi),  come pure tante altre opere con l’Arcadis e l’intestazione di alcune piazze del paese.

Resta il fatto che , ancora oggi, non  appare chiara la causa dell’interruzione di quel progetto (che vedeva offrire ai cittadini richiedenti la possibilità di versare su un conto dedicato intestato al Comune la  somma di € 2500 a loculo, chiavi in mano), cui seguì la vicenda delle elezioni comunali, di cui tutti (o quasi)  conosciamo l’esito ed i risvolti.”

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