Biovitae, la scoperta del secolo

Redazione
Biovitae, la scoperta del secolo

We care your life (Abbiamo a cuore la tua vita) è il motto con il quale si è presentata ieri, nell’affascinate cornice del Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare, la Nextsense srls società di Salerno che opera nel campo della ricerca.
La manifestazione, alla quale ha presenziato anche il giornalista Alessandro Cecchi Paone, è stata l’occasione per presentare la sensazionale scoperta fatta da due ricercatori campani, che, sfruttando le caratteristiche della luce, hanno messo a punto la lampadina ammazza batteri: la Biovitae.
Scoperta che ha interessato anche l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) di Portici, che ha sposato in pieno la ricerca per applicarla nei settori di proprio interesse.
Ad illustrarne le caratteristiche uno dei due ricercatori Rosario Valles, medico e chirurgo, specialista in chirurgia dell’apparato digerente, che ha conseguito sia il Post Graduate sia il Post Doctoral in Surgery presso la Keck School of medicine della University of Southern California.
Il medico, nella sua breve quanto efficace presentazione, ha sottolineato, tra l’altro, che  Biovitae è l’unica lampadina LED al mondo in grado di illuminare e contemporaneamente abbattere la carica microbica presente sulle superfici e negli spazi raggiunti dalla luce emessa. E’ installabile in tutti i tipi di attacchi normalmente disponibili, sostituendo le lampadine esistenti.
Biovitae esercita la propria azione su tutti i microbi, quali batteri Gram+ e Gram-, spore, muffe e funghi; inoltre, Biovitae agisce anche sui virus e sulle particelle volatili causa di allergie. Le frequenze e i materiali impiegati da Biovitae sono tutti totalmente biocompatibili. E’ assolutamente innocua per gli esseri umani e gli animali, certificata secondo gli standard internazionali.
L’altro ricercatore, Carmelo R. Cartiere, (direttore tecnologico, ingegnere software, specializzato all’università di Oxford e membro della società Britannica di Informatica, dal 2014 si occupa di dispositivi riguardanti la lotta all’Antibiotico resistenza attraverso l’impiego di radiazioni dello spettro visibile su microrganismi patogeni) dal canto suo, ha ribadito che la ricerca è nata per aumentare il nostro benessere quotidiano e per combattere l’antibiotico-resistenza. La resistenza agli antibiotici è divenuta emergenza sanitaria mondiale perché mette in discussione l’efficacia di tutti i presidi antibiotici esistenti; tanto che, secondo George Osborne, senza misure adeguate, entro 30 anni è destinata a diventare una minaccia alla salute in grado di fare più vittime del cancro.
Cecchi Paone, invece, da esperto giornalista scientifico, ha evidenziato come la scoperta apra nuovi orizzonti sia nel campo medicale che nel campo dell’alimentazione.
Con l’adozione di tale lampada, in ambito domestico o professionale, infatti, è possibile ridurre il rischio di contrarre infezioni batteriche gravi dovute all’esposizione verso i microrganismi patogeni naturalmente presenti negli ambienti in cui viviamo e che oggi sono difficilmente trattabili a causa dell’acquisita capacità dei batteri di contrastare l’effetto degli antibiotici, conosciuta come antibiotico resistenza.
La produzione della lampadina è già cominciata ed è stata affidata ad una azienda di Giffoni Valle Piana. La commercializzazione, il suo prezzo si aggirerà attorno ai trenta euro, avverrà dopo la presentazione, nei prossimi giorni a Cannes, in Francia, in anteprima mondiale.

Pasquale Marro