Airola: piccoli attori crescono con Airolandia

Redazione
Airola: piccoli attori crescono con Airolandia

Airola. Venerdì 16 e sabato 17 giugno, nel teatro comunale, alle ore 20 e 30, ci sarà la messa in scena di fine anno laboratoriale dei ragazzi, dai sei ai dodici anni, dell’associazione teatrale Airolandia. Non solo teatro, ma anche impegno civile per la messa in scena. Ecco come ci presenta lo spettacolo la regista Roberta Ciervo. Un appuntamento da non perdere assolutamente.

“Piccoli attori crescono sul palcoscenico. La storia del Re Gobbo, ispirata al romanzo di Victor Hugo, è un classico che affronta l’argomento universale della diversità, che va ben oltre il tempo ed il luogo in cui è stato scritto. Tra Santi ed eroi si mescolano personaggi votati all’egoismo ed alla corruzione, popolane ferventi e coraggiose, maschere tradizionali, tutti in continua interazione con il protagonista misterioso, deforme, emarginato, emblema di una diversità che diventa occasione per costruire una identità, accettando le differenze e le unicità di cui ognuno è portatore. Il tema, che potenzialmente potrebbe riguardare il destino di ogni bambino ed ogni persona, è stato volutamente affrontato in maniera disinvolta, servendosi spesso e volentieri di musicalità, colori e sapori partenopei. La fiaba viene raccontata da 19 attori di età compresa tra i sei e i dodici anni, al termine di un percorso che ha rappresentato il preludio all’affermazione di una individualità non stereotipata. Il laboratorio teatrale, durante il quale si è giocato intorno ai concetti di “normalità” e “diversità”, e l’osservazione continua e creativa dell’universo umano che ci circonda, condotta da ogni allievo in maniera spontanea ed individuale, ne hanno rappresentato la chiave di lettura. Anche quest’anno uno spettacolo da non perdere, tutto dedicato sia all’abituale pubblico di affezionati spettatori che a nuovi potenziali ospiti desiderosi di farsi incantare e meravigliare da imprevedibili e poliedrici attori bambini, che sapranno rendere onore alle tavole di un palcoscenico che hanno imparato, giorno dopo giorno, ad amare, curare, rispettare!”