Airola: Sabato sera, la denuncia di una mamma contro lo spaccio di alcool

1 Novembre 2017

Airola: Sabato sera, la denuncia di una mamma contro lo spaccio di alcool

Prima di essere un Consigliere Comunale sono un genitore e questo mi impedisce, a differenza dei miei colleghi in Consiglio, di tacere sulla deriva del divertimento dei nostri figli tra le strade della nostra città. Stavolta la mia denuncia la affido ad una lettera che una mamma mi ha recapitato e che di seguito riporto.
La storia che porterò all’attenzione del lettore è la storia dei “nostri” figli, una generazione ancora da sperimentare, che è cresciuta e vive di social, tutorial, di immagine. Una generazione alla quale la nostra società ha,purtroppo, poco da offrire. Questi adolescenti e giovani che a scuola vanno bene, ci danno soddisfazioni, magari fanno sport e studiano inglese. Proprio loro sono preda di una delinquenza locale e del disinteresse di coloro i quali ci amministrano.
Passeggiando  per Airola e più precisamente in alcune zone, quali Via largo Capone, Via Roma, Piazza Vittoria o Piazza Mercato, il sabato sera verso mezzanotte lo scenario si trasforma. Io non vedo mia figlia ma vedo i vostri, mentre voi magari guardate la mia. Sono spettri di se stessi, alla ricerca di una trasgressione che delle persone senza cuore gli vendono in uno o più cocktail. Eppure la legge è chiara: vieta la somministrazione (cioè la vendita per il consumo sul posto) di bevande alcoliche, sanzionandola ai sensi dell’articolo 689 del codice penale se eseguita nei confronti di minori di 16 anni, e ai sensi dell’articolo 14-ter della legge 30 marzo 2001 nr. 125, se eseguita nei confronti di minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni; quest’ultima disposizione si applica anche alla vendita di alcolici per asporto ai minori di qualunque età. La legge, inoltre, sancisce l’obbligo di richiesta di un documento di identità da parte del venditore, a meno che l’età del giovane non sia manifesta. Le multe variano in base all’età del minore: se ha meno di 16 anni la violazione è penale, e si può arrivare fino alla sospensione della licenza per l’esercizio commerciale; se invece il minore ha tra i 16 e i 18 anni, la sanzione sarà amministrativa. Qualora l’infrazione si verificasse più di una volta, scatterebbe la sospensione dell’attività per tre mesi.
Per non parlare di ciò che accade dopo che queste povere anime vittime dei mercanti illegali di alcool ne fanno abuso: lo scenario diventa violento. Risse e minacce, molestie e provocazioni. Aspettiamo che “il branco” abusi di una delle “nostre” figlie? Che qualche “nostro”ragazzo rimanga vittima di violenza per mano di una creatura, non più figlia nostra, ma degli spacciatori d’alcool?
Da mamma, da insegnante, da attivista del Movimento Cinque Stelle sensibile alle questioni sociali, mi chiedo: ma una coscienza esiste ancora? E gli enti preposti al rispetto delle norme e del vivere civile quando decideranno di esercitare un controllo efficace reprimendo le violazioni in materia? O il potere dei venditori d’alcool ai minori è superiore a qualsiasi buon senso morale e civile da non far sentire la necessità di intervenire a chi dovrebbe garantire la sicurezza del nostro paese?
Mi appello ai genitori che come me ogni sabato sera vivono il dramma del concedere o meno almeno questa uscita e che attendono con ansia il rientro dei propri figli con la speranza che anche questa volta ci portino un bel voto. Io come voi voglio aver fiducia in mia figlia e vorrei offrirle la visione di una vita basata sul rispetto degli altri e delle regole.”
Dopo aver letto le parole di questa concittadina e mamma posso solo dire che nulla è più procrastinabile. Non è pensabile aspettare ancora in attesa di eventi tragici. E’ necessario l’intervento delle autorità preposte ed è necessario che la stessa amministrazione locale si faccia carico di tale problema in virtù di quelle che sono le sue prerogative. Da parte mia e del gruppo politico a cui appartengo verranno messe in atto tutte le azioni necessarie affinché il velo di omertà che occulta la suddetta problematica venga definitivamente spazzato via.

Bartolomeo Laudando– Portavoce del Movimento 5 Stelle – Airola

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